La concezione moderna del teatro tragico
presuppone l’esistenza di un protagonista, identificato come “eroe tragico”, le
cui azioni costituiscano il punto focale del dramma. La
sua centralità è diventata un aspetto a tal punto imprescindibile dalla nostra
idea di tragicità (anche cinematografica: v. le teorie per la sceneggiatura
strutturate sull’arco di trasformazione del personaggio di Dara Marks), così
imprescindibile, dicevo, che è difficile per noi immaginare un Amleto senza Amleto. Similmente sintomatici sono anche i titoli
eschilei, riferiti più spesso al coro che ad un singolo eroe.